Autore: Manuele Fior
Titolo: Celestia
Editore: Oblomov Edizioni
Pagine:272 a colori
Formato: 19,5 x 26 cm, cartonato
"Un racconto sulle paure del vecchio mondo, la forza incontenibile delle giovani generazioni e la possibilità di un'umanità nuova, ancora senza nome."
E' ciò che sta scritto sul retro e descrive perfettamente cosa è Celestia.
Se volessi essere ancora più sintetico potrei usare 2 soli termini: fluidità e armonia. Penso che ormai Fior abbia raggiunto un livello di disegno, colorazione e storytelling da vero maestro. I corpi si muovono in maniera fluida, appunto, e qui Fior mostra anche tutta la sua abilità nell'immortalare le espressioni facciali. La transazione da vignetta a vignetta è veramente armoniosa e il ritmo lo danno i colori. Il colore è, come dovrebbe sempre essere, uno strumento narrativo, ergo cambia tonalità a seconda delle situazioni. L'architettura pure è parte integrante del racconto, gli spazi (angusti, solari, ecc) trasmettono emozioni. Esattamente come Il Triangolo Rosso di Andreas, anche Fior si rifà a Wright (e non solo). Tra l'altro Fior è proprio architetto di formazione.
La narrazione sognante e sospesa procede spedita, quasi esclusivamente per immagini, i testi sono pochi. Non succede molto, ma si è in costante attesa, un'attesa che è nell'aria, che profuma di ottimismo.
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