Autore: Emmanuel Guibert
Titolo: Il Fotografo
Editore: Coconino Press
Pagine: 280 a colori
Formato: 23 x 30 cm, brossurato
E' una di quelle storie che ti fanno sentire in colpa sia per essere un privilegiato che non vive l'inferno quotidiano sia perché non fai niente per aiutare chi ne ha bisogno.
Diciamo che anche una certa freddezza e
misantropia vengono meno davanti ad una storia uman(itari)a, seppur
raccontata con il distacco oggettivo tipico del documentario. Il
Fotografo è anche innovativo perché narra tramite le foto di Lefrieve e i
disegni di Guibert, che colmano le parti non fotografate.
Il bello di questa storia è che, nonostante Lefrieve racconti tutta la
storia a Guibert, è poi quest'ultimo che la arrangia e ne scrive i
dialoghi ma più volte mi sono dovuto fermare e ricordarmi che non è
Guibert che ha fatto il viaggio... Al punto che anche negli extra,
quando introduce la signora Lefrieve, mi ha spaesato. Ma come, Guibert è
andato da sua madre, mica dalla mamma di Lefrieve? Ancora una volta
avevo confuso chi fosse l'artefice del reportage fotografico. La storia è
così naturale da sembrare una schietta autobiografia, è il vero merito
di Guibert.
Beh, è un capolavoro ed è fondamentale.
Nessun commento:
Posta un commento