Pensieri Sparsi - Aama di Frederik Peeters

Autore: Frederik Peeters
Titolo: Aama 1-4
Editore: Bao Publishing
Pagine: 86 + 86 + 86 + 95 a colori
Formato: 19 x 26 cm, cartonato

I 4 volumi di cui è composto Aama sono un crescendo narrativo, grafico e concettuale che si salda insieme nella visione totale grazie alla coerenza e alla stratificazione dell'opera.

Peeters non scade mai in esagerazioni, non risulta melò, non strizza l'occhio al lettore ma, anzi, lo mette nella scomoda condizione di pensare.
La sua forza sta nel fatto che è un fumetto per certi versi distaccato e freddo, tipicamente europeo/francese, ma anche umano, che non punta all'emozione facile, e ciononostante riesce a regalare passaggi da brividi come, ad esempio, nel finale. In pratica è un inno alla vita come conseguenza del cambiamento del protagonista dopo il suo viaggio interiore e catartico, dato che inizialmente ha una visione aspra del mondo: si passa dalla paura della tecnologia all'accettazione e una serena convivenza, tema che viaggia parallelamente alla questione familiare. La condizione intima e personale si salderà in maniera definitiva a quella tecnologica nel finale. Nel corso di questa epopea Peeters
richiama il Solaris di Lem quando amalgama il micro con il macro, l'uomo con il cosmo.


Il world building è molto futuribile e fantastico allo stesso tempo, l'ipertecnologia divora il sense of wonder assurgendo essa stessa a meraviglia. In questo modo crea un mondo molto credibile e immersivo. Il setting si divide in 2 poli opposti: una megalopoli dal sapore mediorientale e un pianeta desertico. Guarda alla fantascienza classica, ma ad autori più atipici come Bradbury e Lem per le allegorie e i dubbi interiori, e al più recente cyberpunk per quanto riguarda le connessioni neuronali e i concetti sulla collettività, senza però farli diventare invadenti, tanto è vero che il singolo è ancora predominante nel mondo di Aama. E' un misto di fantascienza esistenzialista, golden age e neo-noir.
Verloc è un grande personaggio nel suo non essere un personaggio; è uno normale con una visione poetica della vita, un rivoluzionario che rinuncia all'anonimato collettivo, e che alla fine "diviene" coscienza pura.
E' un fumetto che affronta tanti temi e ha sempre una vena psichedelica,che esplode nell'ultimo volume, dove tutta la forza immaginifica e grafica di Peeters travolgono il lettore nonostante il suo tratto semplice e scarno con colori non vividi ma opachi, per trasmettere la sterilità emotiva del mondo creato. Peeters non opta per una linea chiara classica ma la combina con pennellate a secco e il risultato è molto originale, sembra una via di mezzo tra Moebius e Blutch. Avido di spiegazioni, preferisce lanciare allusioni che il lettore dovrà cogliere per non perdersi, ma seguire di pari passo il cammino disorientato del protagonista.
Aama è, ad oggi, l'opera più ambiziosa e riuscita di Peeters, ciò implica che è un must del fumetto moderno.


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