Autore: Ausonia
Titolo: ABC
Editore: Coconino Press
Pagine: 264 in bianco e nero
Formato: 17 x 24 cm, brossurato
“Gli "A" sono i vivi. I "B" sono i mezzi-morti, ammalati di morte. I "C" sono i morti. Laura li conosce tutti e tre. Ma qual è il senso, il confine della vita?”
Una storia poetica, bucolica, eterea, sospesa, che a volte sembra quasi spingersi nel campo del mieloso ma resterà sempre distaccata e disillusa.“ABC è un racconto sul bisogno che ha l’uomo di ingannarsi continuamente, sulla morte e su Dio”. "Non sono storie per chi è in cerca di troppe certezze. Sembrano tutte senza un vero finale. O un vero inizio." Citazioni di Ausonia riguardo alle sue opere in generale e cosa altro c'è da aggiungere? In realtà molto.
Appena lo sfogli senti il profumo di campagna, di paesino rurale in cui c'è molta natura, poca tecnologia e molta credenza. Il fulcro dell'opera è non è solamente il lutto ma soprattutto la relazione tra la vita e la morte, che sembrerebbe la stessa cosa ma c'è una sottile differenza che riguarda il modo in cui poi ti rapporti con la morte. La storia si snoda come uno slice of life condito di realismo magico, che dona un mood delicato, nostalgico e malinconico al racconto quotidiano. Tutto ciò è accentuato dall'uso da un particolare tipo di carta utilizzata, che fa sembrare la pagina "sporca", e dal segno a grafite di Ausonia, che è allo stesso tempo scarno e dettagliato. Vedere per credere come riesce a far armonizzare 2 cose opposte. Beh, in realtà sono giunto alla conclusione che opta per una sottrazione alquanto personale. Quindi non solo lascia spazio all'interpretazione dell'immagine, astraendola un po', ma si è liberi di interpretare anche le pieghe della storia, delle relazioni interpersonali.
I personaggi, soprattutto la protagonista, sono tratteggiati coerentemente con l'atmosfera sussurrata e non si potrà fare a meno di fare un parallelo con le proprie esperienze personali e accettare il fatto che Ausonia ci ha preso, è riuscito a pizzicare certe corde che non sono facili da toccare.
La risoluzione di ABC potrà anche essere ovvia e chiaramente Ausonia non vuole e non può dare una risposta a questo tema, ma non per questo non è potente e quando chiudi il libro sai che l'unica cosa che conta è quella: una cosa ovvia, che sappiamo tutti ma ognuno la vive diversamente. E' proprio perché non ti dice nulla di nuovo che riesce ad essere realistico nonostante la fantasia messa su carta, che ha funzione allegorica. Non c'è un modo giusto e non posso certamente accusare l'autore di buonismo, per cosa poi? E' come dire che un ateo non può andare al cimitero a ricordare i suoi cari. Cazzata, ci va.
Ausonia esplora il tema a modo suo ed è questo che è importante. Inoltre la sua capacità di narrare sta lì, è limpidissima, così come i disegni non sono solo un vezzo estetico, come si capirà nel corso della lettura, o anche l'uso dello spazio bianco tra le vignette: lo elimina quando scansiona il tempo istante per istante e lo dilata quando passa più tempo da una vignetta ad un'altra.
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