Autore: Moebius
Titolo: Inside Moebius cofanetto
Editore: Comicon Edizioni
Pagine: 720 a colori
Formato: 19 x 26 cm, brossurato
Nella mente di un genio. Moebius si siede sulla poltrona dello strizzacervelli (se stesso). Sei personaggi in cerca d'autore alla Moebius. C'è veramente altro da aggiungere?
Si diceva che fosse per completisti, da leggere dopo aver letto tutto di Moebius, e in parte è vero, conoscendo l'autore e le sue opere si capisce di più, ma è innanzitutto un'autoanalisi dell'autore e parla della sua creazione artistica. Quest'opera funziona bene in 2 casi opposti: i fan di Moebius lo ameranno ancora di più, mentre chi non lo ha mai capito potrebbe capirlo. Infatti non è la solita autobiografia dell'artista depresso dalla quotidianità che traccia vortici ombelicali, è l'analisi del percorso artistico di un autore duale che si confronta con i suoi personaggi ma, soprattutto, lo fa a modo suo.E' un'improvvisazione dal punto di vista stilistico e formale. Il tratto è rapido e multiforme, parte molto sketchy per diventare più definito, ma quanta sapienza in quelle linee; è fatto direttamente a penna, senza matite, per una maggiore istintività e non ha sceneggiatura, ma quest'ultima affermazione non è una novità per ben 5 sui 6 personaggi principali: Arzach, Il Maggiore e Malvina, Atan e Stel, Blueberry. E' proprio quest'ultimo che si irrita nel non avere una sceneggiatura ed è in fervente attesa che Moebius la smetta col disegnare questa pagliacciata e riprenda il 27esimo tomo, il penultimo, di Blueberry.
Il tutto è ambientato nel Deserto B, altra sua opera, e quel deserto
diventerà presto un labirinto per il lettore, per i personaggi e persino
per Moebius, il personaggio, che pare non avere il totale controllo
(verso la fine gli dicono che non è il maestro assoluto del
deserto B, ma Moebius fornisce un KO tecnico con una lunghissima
sequenza di trasmutazione) e si rintana spesso nel suo ego-bunker per
porsi "domande".
Sarebbe opportuno aver letto almeno Arzach, Il Garage
Ermetico, Il Mondo d'Edena e Blueberry. Fanno capolino oltre a questi 6
personaggi, più Moebius sessantenne, anche il Moebius giovane, degli
anni '70, Bin Laden e Geronimo (personaggio del ciclo finale di BB), ma
anche Moebius bambino, i suoi 4 figli ed altri pochi personaggi. Cazzo,
sì, Bin Laden subito dopo il 9/11! E' uno spasso totale e cosa gli fa
Malvina è geniale. Beh, come dire, tutto Inside Moebius è sia geniale che
divertente. L'autore si interroga sulla forma, prende in giro se stesso,
prende in giro i lettori, fa quel che gli pare, d'altronde è il suo
Deserto B. Vivere senza sceneggiatura, girare a vuoto, il non avere un
obiettivo sono espedienti narrativi che fanno di Inside Moebius un
fumetto con una sceneggiatura e con un obbiettivo chiaro, proprio perché
l'autore è consapevole. L'apparente mancanza di forma è la forma
stessa. Non dici ad un jazzista che non sa suonare perché non segue una
struttura. Se non è geniale riuscire a parlare di niente, ma proprio di
niente per, boh, 100 pagine?, ripetendolo pure ad alta voce... Moebius
che scopa con un suo personaggio non è l'apoteosi?
Ci sono tanti simboli
più o meno intuibili, altri indecifrabili.
Ah, i dialoghi sono eccellenti, lo dicono proprio i 6 personaggi
abbandonati dall'autore, "noi ci concentriamo sulla qualità dei
dialoghi" e utilizza molti giochi di parole intraducibili. Ho amato
Moebius personaggio, ho amato la nuova incarnazione del Maggiore,
soprattutto durante i suoi scambi con Bin Laden, ho amato Arzach, che
qui parla eccome, insomma è la presa di coscienza che te li fa amare.
Nella classifica dei personaggi preferiti dei fumetti una
casella se la prende direttamente Inside Moebius...
John Difool de L'Incal non c'è e viene nominato mezza volta, Moebius
dice che lui è a posto, spera però che i lettori non se la siano presa
con Jodo!
Immagino che non ci sia perché non è completamente suo e la sua gestazione non gli ha creato grossi problemi.
E' uno dei capolavori di uno dei massimi artisti del secolo breve, che ha saputo sempre rinnovarsi e Inside Moebius ne è l'ennesima prova.
Inoltre, a parte l'unicità nell'essere un fumetto di un fumettista che parla ai
suoi personaggi passati, vuoi mettere anche la particolarità di avere un'atuo-psicanalisi di un artista duale,
Dr Gir et Monsieur Moebius? E' difficile descrivere in parte il tour de
force immaginifico senza scendere nel dettaglio ma le parole sono
inutili, si può solo leggere. Sono più di 700 pagine, 6 tomi originali
per 3 volumi italiani. Si lasciano alcune pagine della sequenza "metamorfica", che parlano da sole.
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