Pensieri Sparsi - Peplum di Blutch

Autore: Blutch
Titolo: Peplum
Editore: 001 Edizioni
Pagine: 110 in bianco e nero
Formato: 17 x 24 cm, brossurato

Allucinante e frammentato fumetto storico o semplicemente versione a fumetti del Satyricon, da cui prende indubbiamente spunto. L’opera è, come ci sovviene dal titolo, un peplum, una “spada e sandalo”, ovvero un sottogenere che appesta frequentemente sia il cinema che il fumetto, però viene affrontato con audacia da Blutch.

Il fumetto è molto rocambolesco, surreale, assurdo, grottesco e comico, e allo stesso modo il segno risulta sporco, graffiato, astruso, artificioso, pieno di tratti ma anche minimalista e scarno all'impatto.
Eros e Thanatos potrebbero essere le chiavi principali di lettura, d’altronde è molto violento e baccanale… se non proprio “priapesco”. Viscerale, carnale, pieno di ansietà eppure poetico a suo modo.
Per Blutch l’uomo sembra un burattino del destino, che ciclicamente insegue chimere senza rendersi conto di quanto sia stato dilaniato (ossessionato) da esso. D’altronde quando il protagonista chiude il fumetto con una frase del genere c’è poco da fare:
“Quando Numanzia venne presa da Scipione, si trovarono delle madri che stringevano al seno i corpi mangiati a metà dei loro figli.“
Blutch ci mostra un mondo antico ed ermetico oltremodo straziante.


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